Settecamini nella Storia

Settecamini sorge lungo la Via Tiburtina, nato ufficialmente il 20 Novembre 1916, come BORGATA RURALE DI SETTECAMINI, per volontà del giovane Regno d’Italia. Il nucleo antico era composto da 17 villini bifamiliari con 5000 metri quadri di terreno l’uno, la scuola, la condotta medica e la caserma dei Carabinieri.

La sede parrocchiale era la chiesetta settecentesca posta al vecchio incrocio della Tiburtina.

Il toponimo SETTECAMINI non è antico, lo ritroviamo nelle cartografie solo agli inizi dell’800, ma quel SETTE risale al quarto secolo dopo Cristo, quando il nome del territorio era SEPTEM FRATRES, che la leggenda volle fossero i figli di Santa Sinforosa, che fu sepolta nella Basilica, i cui resti sorgono, a destra della Tiburtina, andando verso Tivoli e dopo Setteville.

Settecamini si è sempre contraddistinto come luogo di sosta lungo la consolare, lo testimoniano la taberna, posta al Nono Miglio, e la statio romana i cui resti sono visibili nell’area archeologica posta in prossimità della chiesetta; poi ci sono le due osterie-albergo del 1500 che si fronteggiano in prossimità del vecchio incrocio e, per ultimo, le numerose trattorie moderne sorte per soddisfare i numerosi camionisti di passaggio in zona. Ma in zona non mancano torri medievali, castelli e casali quattrocenteschi, ville rustiche di epoca romana e casali agricoli. 

Per secoli il territorio di Settecamini ha avuto un carattere agricolo poi, con il piano regolatore del 1942, assunse la nuova destinazione di zona industriale di Roma.

Mario Pentassuglio

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