Settecamini e Case Rosse chiedono il prolungamento della metro B
Settecamini e Case Rosse vogliono la metro B
Due quartieri della periferia est di Roma, Settecamini e Case Rosse, hanno lanciato una petizione per ottenere il prolungamento della linea B della metro. Circa 22.000 abitanti vivono in questi quartieri, che hanno solo le linee di autobus 040, 041 e 043 come trasporti pubblici.
Le esigenze dei residenti
I residenti locali si lamentano della mancanza di una stazione metro o ferroviaria che li colleghi al centro della città e alle altre aree di interesse. Inoltre, denunciano la carenza di servizi, come scuole superiori, sul territorio. Molti di loro sono pendolari che devono spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro, studio o altre necessità.
I vantaggi del prolungamento
I comitati di quartiere di Settecamini e Case Rosse sostengono che il prolungamento della metro B sarebbe vantaggioso non solo per i cittadini, ma anche per lo sviluppo economico e ambientale della zona. Infatti, il territorio ospita industrie di risonanza internazionale, come la Tiburtina Valley, un polo tecnologico di altissimo livello ed in piena espansione, università, studi televisivi e società di spedizione. Inoltre, la zona è interessante anche dal punto di vista storico, archeologico, naturalistico e culturale.
La petizione
I comitati ricordano che il progetto originario del 1968 prevedeva il prolungamento della metro fino a Settecamini. Ma una variante ha limitato l’allungamento fino a Casal Monastero. Questa decisione penalizza ingiustamente una grossa fetta dei cittadini di Roma Capitale che risiedono nell’ultimo tratto della via Tiburtina.
La petizione chiede quindi il prolungamento della metro B di soli 4 km rispetto al progetto già approvato. Così la metro raggiungerebbe Settecamini e Case Rosse. Una mappa che mostra tutte le importanti società presenti nella zona è stata allegata alla petizione.
La petizione è stata inviata alle autorità competenti. I cittadini sperano in una risposta positiva e in una rapida realizzazione del progetto. Si dicono pronti a mobilitarsi per difendere il loro diritto a una mobilità efficiente e sostenibile.
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